I DISSIDENTI
Il titolo del viaggio deriva dall’atteggiamento dei Farabulli verso le restrizioni poste in essere dal governo relativamente al perdurare della pandemia, restrizioni alle quali i Farabulli decidono di sottostare nella parte minima indispensabile, partendo ugualmente per Berlino, nonostante tanti consigli negativi che tentavano di dissuaderli.
Incontro quindi alle 7:30 di mercoledì 29 dicembre a casa del presidente. Partenza per Fiaschetti di Caneva dove presidente e segretario generale Oci recuperano il tesoriere Ernesto, terzo componente del viaggio.
Caffè tonificante in centro a Caneva con attacco da parte di Ernesto alla barista che respinge le sue avances. I tre salutano il sindaco di Caneva, si scambiano gli auguri e partono alla volta dell'aeroporto di Treviso, dove arrivati, trovano parcheggio con notevole difficoltà nell'affollatissimo parking dell'aeroporto.
Si dirigono con le valigie verso l'aeroporto accompagnati da tempo umido e nebbioso tipico di una giornata autunnale.
All'interno dell'aeroporto un gap di 20 gradi di temperatura fa sudare non poco i 3 in una lunga attesa per effettuare il check-in, con sollievo che viene donato dalla presenza delle due impiegate gnocche, una bionda ed una mora, della compagnia Ryanair.
In attesa del decollo in ritardo di mezz'ora, i Farabulli effettuano uno snack contornato da numerose chiamate del presidente che spazientiscono il tesoriere Ernesto.
Il volo tranquillo contornato da pisolino rigenerante dei 3 Farabulli vede un parziale recupero del ritardo per il vento in coda che ha spinto ulteriormente l'aeromobile, giunto all'aeroporto di Berlin Brandeburgo con solo 15' di ritardo.
Dopo il check out i 3 utilizzano la metro per raggiungere l'albergo con successivi sbagli di linea con una cospicua fornitura di bestemmie e parolacce atte a contornare la situazione. Pertanto è scaturita la decisione di prendere "il toro per le corna", vale a dire di prendere un taxi che a modico prezzo in pochi minuti ha condotto il trio presso l'albergo Leonardo Royal hotel, un lussuoso hotel 4 stelle superior prenotato a prezzo contenuto. Dopo docce tonificanti e cambio abito i Farabulli con drink di benvenuto hanno tempestato di domande il receptionist dell'albergo per carpire info su ristoranti, locali, etc
Così con 1 km a piedi sotto tempo uggioso ma mite i 3 hanno cenato al vicino ristorante "al dente" ribattezzato ironicamente "la gengiva";questo nomignolo li accompagnerà per tutto il viaggio.
Cena prelibata a costo contenuto con immediata empatia tra i Farabulli ed i dipendenti del locale. Verso le 21 i tre escono dal ristorante alla ricerca spasmodica di qualche locale dove trascorrere il resto della serata ed il capodanno. Tuttavia il ben frequentato "Carambar" di Alexander Platz da il KO ai Farabulli comunicando loro che non hanno più posto libero per la notte di capodanno. Rientro dei 3 verso le ore 01.00 di notte in albergo per un sonno rigenerante per recuperare le fatiche del viaggio. Notte travagliata per Pres e segretario per il russare all night long del tesoriere Ernesto che non ha permesso a loro di chiudere occhio.
30/12 Dormita del cazzo e sveglia, tanto per dire, con alzata dal letto alle 10 per colazione e successiva uscita per veloce pranzo “al dente” verso le 12. Spostamento in direzione Alexander Platz per acquisto biglietto Berlin Welcome card per usufruire di mezzi pubblici e sconti per delle attrazioni.
Giro turistico con spiegazione in audio di 2 ore su bus panoramico con foto.
Visto il pomeriggio uggioso accompagnato da pioggerellina fastidiosa i 3 optano per un giro all'interno della vicina “Galeria kaufhof” in Alexander Platz con caffè.
Rientro in hotel, doccia, prenotazione al ristorante “Toscana” per il cenone di San Silvestro e cena al ristorante “Al dente”. Uscita serale in centro con foto e visita al bar Kilkenny irish pub con bibite ed intrattenimento con musica dal vivo e rientro in hotel verso le 3.
31/12 Sveglia presto del segretario Oci per giro foto della città, ricongiungimento con gli altri verso le 14 e pranzo “alla gengiva”.
I 3 si dirigono poi in centro per prenotazione del tampone per il rientro in Italia grazie alla nuova legge “totalitaria” del Ministero della Sanità italiano che impone anche un tampone negativo per poter rientrare nella penisola.
Salita allo skyline del Park Inn by Radisson con foto dall’alto di fronte all’imponente torre televisiva alta 368m e discesa con conseguente acquisto bottiglie per i festeggiamenti
Gelato presso il locale di Alexander platz “Pinocchio pizza & eis”, dove una pioggia incessante ha convinto i Farabulli a fruire del servizio taxi per rientrare in albergo.
Doccia e cenone alle ore 21.00 presso ristorante Toscana con conoscenza del titolare/cuoco, ottimi piatti a prezzo contenuto e trasferimento alle 23.00 in taxi a Postdamer Platz per i festeggiamenti, con sosta intermedia in bar per consumazione bevanda visto che eravamo un po' in anticipo.
Trasferimento verso zona festeggiamenti dove non c'era una folla strabocchevole. Per disguido tecnico le bottiglie sono state stappate leggermente in ritardo…Auguri e brindisi collettivi con donne avvenenti.
Rientro verso Alexander place in taxi, con visita di alcuni locali aperti, irish pub che stava quasi chiudendo, Palm beach, Oase deluxe (una situazione di quasi rissa) e Lucky's Bier Bar (decisamente squallido, vuoto ed i proprietari dormivano), rientro in camera ore 5.
1/1 Sveglia per Oci ore 8:30, attività fisica presso parco Volkspark Friedrichshain nella vicinanze dell'hotel e colazione rigenerante, con conseguente ricongiungimento dei 3 avvenuto alle 14 con immediato raggiungimento del ristorante “la gengiva”. Al pranzo è seguita una passeggiata in centro con visita casette e del museo storico tedesco che ha impegnato i nostri per circa 1 ora in quanto erano aperte solo 2 sale di arte ultra moderna che ha deluso le aspettative.
All'uscita i nostri si sono tonificati con un caffè di un elegante locale adiacente per poi tornare verso l'albergo con tappa in un caratteristico negozio ricco di souvenir dove il Pres ha acquistato la famosa tazza che va arricchire la collezione. Poco distante i 3 sono stati attirati dalla bella musica di un violinista di strada; qui Ernesto si è messo a ballare in parte al violinista e a dirigere la musica come direttore d'orchestra.La scena ha scaturito ammirazione da parte dei passanti… In particolare si segnala che un gruppo di italiani applaudiva lo gnu capendo immediatamente la sua "presenza" Italiana sottolineata dalla sua animazione e gestualità manuale.
Dopo questo spettacolo un po’ inquietante i 3 sono rientrati in albergo per toilette, appunti di viaggio e cena verso ristorante “al dente” con successiva uscita presso il già noto locale Carambar, con successiva ricerca spasmodica di locali a luci rosse gabellati da Ernesto ad un paio di taxisti. Purtroppo il covid ha costretto anche questi locali a restare chiusi pertanto i 3 sono rientrati in hotel per proseguire con gli appunti di viaggio fino quasi alle 3 del mattino.
2/1 Risveglio quindi il 2 gennaio alle 8 per Oci, 11 per Ernesto e 14 per Pres così a tale ora dopo cioccolata calda e cappuccino i 3 sono partiti per la visita ai musei. Museo egizio, nazionale e Pergamo erano tutti sold out quindi falliti questi tentativi, con la metro si sono diretti alla porta di Brandeburgo, dove i Farabulli hanno fatto diverse foto anche agli edifici delle ambasciate circostanti.
Di qui si sono spostati verso il museo all'aperto dell'olocausto e all'attiguo memoriale dove la ragazza addetta ad informare i turisti è stata attaccata da Ernesto che ha cercato di baciarla. La suddetta un po’ spaventata ha indietreggiato di qualche passo per sfuggire all'assalto ed ha spinto i Farabulli ad entrare.
Dopo tale figura di merda i 3 hanno visitato le varie sale intenti a leggere tutte le didascalie in inglese.
All'uscita i 3 hanno raggiunto il locale Rotes Kamel gestito da un libanese conoscitore della lingua italiana e juventino.
Dopo l'aperitivo i 3 sono rientrati in hotel in metro per doccia mentre Ernesto ha usufruito della sauna dell'hotel per rigenerarsi.
Cena ancora “alla gengiva”, con drink in uno degli unici locali aperti denominato Oase Deluxe. Rammarico per il tesoriere che ad info riguardo l'apertura di postriboli ha avuto risposte negative, i 3 decidono allora di rientrare in hotel per rendicontare la giornata prima di addormentarsi.(ore 02.00)
3/1 Sveglia alle 8 per Oci con colazione e visita museo della storia ebraica. Si ricongiunge al resto del trio per le 12. Dopo breve coffee break al bar dell'hotel i Farabulli vanno a pranzo al ristorante “gengiva” per portare i saluti ai dipendenti del locale ringraziandoli del loro servizio e della loro disponibilità.
Dopo i saluti di rito i 3 si dirigono in centro per effettuare il tampone necessario al rientro in Italia, con tappa intermedia in hotel per espletamento pratiche intestinali.
Giunti in centro si dirigono verso la postazione prelievo.
Non poche difficoltà hanno avuto per riuscire ad ottenere il benedetto certificato. Fortunatamente grazie all'aiuto e disponibilità dell'operatore del servizio test sono riusciti a fare il prelievo nasale.
Dopo un quarto d'ora di attesa snervante via mail è arrivata la conferma della loro negatività al virus.
Finalmente possono esultare di gioia e rilassarsi.Successivamente acquistano il biglietto per l'indomani (da utilizzare per il trasferimento verso l'aeroporto) per poi rientrare in hotel per espletare l'ultima incombenza necessaria per il rientro, la compilazione on line del questionario governativo.
Giunti in hotel chiedono all'avvenente receptionist Jasmina di origine tunisina di stampare il documento ricevuto via mail del test negativo. Trovandosi un po' in difficoltà con la stampante dice ai 3 che chiederà aiuto al collega e poi ci farà avere il tutto.
Trasferiti in camera li attende la seconda fatica, la compilazione del fantomatico PLF: tra inserimento di dati, lentezza di connessione, interpretazione delle richieste ai Farabulli ci vollero quasi 40 minuti per venirne a capo e così ottenere l'ultimo documento necessario al rientro.
Le fatiche di Ercole al contrario erano una passeggiata.
Nel frattempo Jasmina consegna in camera i documenti stampati.
Ora doccia per segretario e Presidente mentre il tesoriere si rigenera in sauna.
Uscita verso le 21 per andare a cena al ristorante Toscano. Dopo una cena prelibata e lo scambio di saluti i 3 si dirigono in centro per un drink al carambar prima di fare un giro ricognitivo in alcuni locali a luci rosse.
Le basse aspettative (in quanto molti locali chiusi per via della situazione sanitaria in atto) non sono state disattese infatti vari tentativi di locali raggiunti con un taxi non sono andati a buon fine;locali chiusi, o poco frequentati o con costi di ingresso esagerati. Tuttavia è stato raggiunto un locale un po’ fuori dal centro, dove erano presenti solo due ragazze assieme al titolare, una bruna ed avvenente ed una biondina decisamente oversize…Ernesto ha avuto un po’ di intimità con l000525a mora anche se in difficoltà per improvvisi problemi intestinali…
I 3 rientrano così in hotel un po’ sconsolati quasi alle 3.
4/1 Sveglia durissima alle 7 per i Farabulli che devono prendere l'aereo per il rientro.
E così fatti i bagagli, colazione ed espletamento ultime pratiche i 3 si dirigono in stazione per prendere il treno che li porterà in aeroporto.
Check-in, caffè veloce ed imbarco con decollo in orario, con temperatura decisamente mite che fa sudare non poco i Farabulli che comunque riescono poi anche a dormire un po’ in aereo.
Atterraggio a Treviso intorno alle 13.30 con recupero valigie, raggiungimento dell’automobile e telefonate all’impazzata per trovare un ristorante aperto dopo le 14.00 pertanto è stata effettuata una tappa al ristorante “Esplanade” di San Fior (Tv) dove i Farabulli si sono rifocillati prima di salutarsi e mettere la parola fine a questa missione stanchi ma soddisfatti di avere raggiunto una nuova meta, in antitesi alla paura diffusa …dissidenti a testa alta!
FARABULLI SPA: LA FORZA DELL’AMICIZIA COL POTERE DELLE IDEE