ACCENTO SVEDESE

 

 

Il viaggio è nato dal desiderio di esaudire un mio sogno, quello di correre una maratona e finalmente ho trovato l'occasione. Ho sempre corso, fin dalla tenera età, anche se per una decina di anni non ho praticato a

causa degli impegni lavorativi e, da circa un anno, ho ripreso decidendo così di esaudire il mio sogno: correre la mia prima maratona in uno dei posti più affascinanti del nord Europa: in scandinavia!

Terra raccontata in tutta la sua bellezza da una scrittrice, autrice televisiva, giornalista e sceneggiatrice tedesca di nome Christiane Sadlo, nome d'arte Inga Lindstrom, che innamorata in particolare della Svezia ambienta proprio qui le sue storie romantiche. Proprio nella capitale svedese sabato 31 maggio 2014 ho corso la suggestiva "Stockholm marathon" assieme ad altri 17.000 atleti provenienti da tutte le parti del mondo.

Il viaggio è stato programmato in largo anticipo in quanto solamente 21.500 possono prendere il via. Viaggio della durata di otto giorni, dei quali cinque giorni trascorsi nella capitale ed i restanti in una località a 100 km di distanza chiamata Nykoping dove si trova l'aeroporto di Skavsta che ha voli diretti il mercoledì ed il sabato con la compagnia Ryanair partenza da Treviso.

Stoccolma non è una città proprio conveniente, è abbastanza cara, anche se alcune nostre città non sono da

meno; il costo della vita è elevato ma le retribuzioni sono maggiori rispetto alle nostre ed hanno servizi più

efficienti. Gli hotel non sono convenientissimi, pertanto per risparmiare c'è la possibilità di prendere in affitto

delle stanze (nei paesi nordici l'ospitalità è la loro caratteristica) a prezzi modici. Il sito al quale mi sono affidato è: www.airbnb.it.

Ora vengo a raccontarvi la mia avventura in Svezia. Viaggio fatto in solitaria che si discosta un po' dallo stile Farabulli spa anche se il titolo ironico e vagamente "fantozziano" richiama l'ironia del gruppo del quale sono Sottosegretario da molti anni...

28/5 Dopo aver posteggiato l'automobile in un parcheggio a pagamento a soli 300 metri dall'aeroporto di Treviso, eseguo il checkin ed attendo in sala d'attesa fino al momento del decollo che è fissato alle 11.05. Dopo 2 ore  e 30' atterriamo all'aeroporto di Nykoping, in terra svedese (atterraggio un po' tormentato a causa delle raffiche di vento). Per il trasferimento dall'aeroporto a Stoccolma utilizzo l'autobus della compagnia Flygbussarna che in circa un'ora porta direttamente al centro di Stoccolma. Viaggio invece durato mezz'ora in più a causa del traffico dovuto al rientro dei pendolari; arrivo alla stazione centrale dei bus di Stoccolma alle 16:30. A Stoccolma alloggiavo presso due ragazzi in un appartamento del campus universitario. Prima di dirigermi verso di loro decido di visitare il centro scattando qualche foto.       

Nel frattempo acquisto una sim svedese, visita veloce al centro e poi mi dirigo all'Olympiastadion, stadio famoso per le olimpiadi che si tennero nel 1912, all'interno del quale è posizionato l'arrivo della maratona. Lì assisto all'allenamento del Bromma F.C. la squadra di calcio locale che sovente partecipa alle competizioni internazionali.  

Cena alle 17.00 presso un ristorante in prossimità dell'ingresso della metropolitana (Tecniska Hogskolan) gustando un piatto tipico. Dopo cena prendo la metro per dirigermi verso l'università dove Martin e Alaia mi aspettavano.

N.B: la città è coperta perfettamente durante il giorno dai mezzi di trasporto e grazie a metro, tram e bus si posso raggiungere tutti i punti della città. Particolarità della metro oltre a coprire la gran parte della città sono le decorazioni che si possono vedere all’ingresso delle sale d’attesa.      

La sera invece vengono mantenute solo alcune linee.

Raggiunto agevolmente l'alloggio, grazie alle informazioni fornitemi dai due ragazzi, facciamo conoscenza, lui Martin uruguaiano e lei Alaia catalana, due fidanzati/studenti universitari che mi hanno aiutato e consigliato tantissimo durante tutta la mia permanenza. Due ragazzi fantastici che hanno reso splendido il mio soggiorno.

Come vuole la tradizione svedese in appartamento si cammina scalzi. Mostrato l'appartamento e chiacchierato per un po', mi ritiro nella mia stanza per un riposo rigenerante....

29/5 Rigenerante non proprio, alle due di notte fuori è già chiaro e nonostante la tenda oscurante la luce oltrepassa

comunque e non è facile dormire. Le cosiddette estati scandinave, mentre in inverno il sole non dura più di

qualche ora. Dopo aver dormito ad intervalli, alle 7:00 mi alzo, colazione leggera a base di pane burro e marmellata e succo d'arancia in quanto mi attendeva un allenamento di circa 10 km per testare le gambe ed il

clima scandinavo.

Su e giù per le colline svedesi nei dintorni del complesso universitario (zona verdissima tra boschi e laghetti) con brevi stop per catturare alcuni tratti della zona.

   

Rientro in appartamento, dopo una doccia veloce mi dirigo in centro per iniziare la visita della città. Nella mattinata, dopo aver acquisto la Stockholm card (è conveniente se si usano mezzi pubblici e si visitano musei considerando che il loro prezzo medio d'ingresso è circa 18 €), visito il quartiere di Ostermalm, il cuore elegante di Stoccolma con boutique di alta moda,

Gamla Stan la città vecchia che ospita il parlamento , la Cattedrale , il Museo Nobel   la chiesa di Riddarholm  ed il palazzo reale , e la via più stretta larga solo 99 cm . Dopo un pranzo veloce, nel pomeriggio, mi dirigo verso Djurgarden (ex riserva reale di caccia) ora parco cittadino posizionato su un'isola, dove si può visitare il Nordiska museet, il parco giochi Grona Lund, Skansen , un piccolo acquario dove sono presenti diversi ambienti naturali, il Vasa Museet, (museo che accoglie il galeone da guerra del 1600 che affondò durante il suo viaggio inaugurale)     concludendo la giornata con un tuffo nel passato, anni 70/80, visitando il museo degli Abba il famoso gruppo musicale pop svedese, dove sono raccolti i loro successi, le storie personali, si posso ascoltare le loro canzoni ed esibirsi con i loro ologrammi

    

 

Rientro in appartamento per una doccia, cena in un chiosco e visita ai locali più "in" di Ostermalm. Rientro in stanza a mezzanotte 

N.B: la gran parte delle ragazze svedesi veste sportivo, indossano leggins, maglietta e scarpe da ginnastica, alla sera vestono eleganti ma senza esagerazione.

 

30/5 Sveglia ore 7:00, mattinata uggiosa, dopo aver fatto colazione mi dirigo in centro, nel quartiere di Vasastan e

Norrmalm per visitare la zona Ovest     ,

verso tarda mattinata mi dirigo nell'area expo per ritirare il materiale e la pettorina numerata. All'interno dello stand Asics, sponsor ufficiale della manifestazione, si può fare la scansione dei piedi per individuare quale sia la calzatura più adatta alla propria tecnica di corsa. Il pranzo lo consumo nel tendone allestito dall'organizzazione, al riparo dalla pioggia, dove viene offerto un piatto di pasta fredda da consumare insieme agli altri partecipanti. Terminato l'acquazzone proseguo nella visita della città, direzione Skeppsholmen, un'isola che fu di proprietà della marina militare svedese dove ora si può visitare il museo di Arte moderna, di architettura e di cultura mediorientale. Qui è ancorato il veliero che viene adibito ad ostello.  

Dopo un rientro in stanza, trascorro la serata in Gamla Stan fermandomi a cenare in un pub in una via laterale della zona. Rientro di buonora perché nella mattina mi avrebbe atteso un faticoso impegno.

 

31/5 Sveglia ore 7:00, colazione abbondante, prima di dirigermi alla partenza Martin mi offre una spremuta, un

concentrato di vitamine che mi avrebbe sostenuto per tutta la gara.   La previsioni non erano tra le migliori, cielo coperto con possibili piogge. Ore 9:30 sono già alla zona di ritrovo, c'è già presente molta gente ed il

continuo afflusso di corridori si fa sempre più imponente. Organizzazione splendida il campo era già diviso in settori in base ai numeri di pettorale per depositare gli indumenti raccolti in sacche. Con il trascorrere dei

minuti la tensione iniziava a farsi sentire; alle ore 11:00 dopo essermi cambiato consegno documenti e indumenti agli addetti. Ore 11:30 come da previsioni meteo inizia a piovere, ma per fortuna è durata solo mezzora. Ore 12:00 partenza dei top runner, i più forti atleti che lotteranno per la vittoria finale, con in testa i soliti atleti africani.

Io indosso il numero 21816 e parto nell'ultimo gruppo "L" 10 minuti dopo la partenza ufficiale, mi dirigo verso la zona di partenza, dei canali indirizzano gli atleti nel loro raggruppamento. Arrivo nella mia zona ed una marea di runners appare davanti ai miei occhi. Ore 12:00 uno sparo dà il via alla gara, lentamente la folla si muove verso la linea di partenza, ore 12:13 inizia la mia gara oltrepassando la linea di partenza. Il percorso

consta di due anelli: il primo che si svolge tutto nel centro storico mentre il secondo devia attraverso il parco Djurgarden per poi reinserirsi nel primo anello. I primi chilometri sono lenti a causa della massa di maratoneti, c'è difficoltà nel sorpassare, ma l'atmosfera diviene meravigliosa al fuoriuscire del sole. Trascorrono i km, in alcuni punti gruppi organizzati di ballerini e musicisti intrattengono gli spettatori e incitano i corridori, all'8° km eccoci a superare l'insidia più dura, il cavalcavia Vesterbron un'ascesa lunga 500 metri con un dislivello di 30, da ripetere due volte. Come consigliatomi dal mio allenatore rifornimento ad ogni ristoro, per una gara così lunga è indispensabile non andare in crisi. Passaggio alla mezza maratona a Djurgarden in 1 ora e 40', tempo un po' lento secondo la mia tabella di marcia, che comunque mi avrebbe permesso di concludere la gara in ottimo tempo. La strada si fa sempre più ondulata, un continuo sali scendi che mette un po' in difficoltà le gambe,tanti che verso il 31 km inizio a sentire la fatica, siamo già nell'anello cittadino, subisco un po' la crisi mentale,vedo aurore boreali e miraggi, rallento il ritmo e qualche breve sosta sembra possa aiutarmi a recuperare. Anche se ormai non sarei riuscito a concludere nel tempo previsto, ora volevo a tutti i costi portare a termine la gara. Il rallentamento mi fa perdere numerose posizioni, mancano solo 5 km all'arrivo ma sembrano interminabili. Ultima curva, davanti ai miei occhi lo stadio, ancora qualche centinaio di metri e finalmente taglierò il traguardo. Ultimo sprint. Tempo totale 3h 33', giungo 2568 su quasi 17.000 corridori. Per reintegrare le forze abbuffata al ristoro finale a base di birra, caffè, hotdog, banane, dolci. Rientro faticosamente in appartamento per dei dolori alle gambe, serata dedicata al riposo ed al recupero delle forze. Dopo essermi dedicato al bucato, compro una pizza nella pizzeria del campus scambiando quattro chiacchiere con delle ragazze incontrate all'interno del locale. Cena in stanza e nanna.

 

01/6 L'indomani sveglia come di consueto mattiniera, giornata stupenda, oggi il sole mi ha accompagnato per tutta

la giornata. Fermata classica ormai allo stadio dove oggi si teneva la young marathon, la corsa per i bambini,  per poi proseguire per una visita veloce il centro in attesa del pittoresco cambio della guardia al palazzo reale. Cambio che avviene intorno alle 12:00. Giunto in anticipo assisto ad una scena simpatica, data la giornata calda una signora si avvicina al ragazzo che era di guardia per offrigli una coca cola fresca, lui con la formalità del caso si avvicina bevendola.  Dopo il cambio della guardia mangio qualcosa di veloce in un bar che si trova in un parco da lì poco distante. Il pomeriggio dedicato alla visita completa di Skansen, museo all'aperto e zoo fondato per preservare e mostrare i costumi della provincia prima dell'era industriale.

 

Nel tardo pomeriggio rientro in stanza per doccia e con l'aiuto dei due ragazzi acquisto il biglietto del treno per l'indomani, questa era l'ultima giornata che avrei trascorso a Stoccolma, per poi riuscire per cena in un fast food del centro con visita di Osterlmam. Nelle vie non c'è molto movimento, probabilmente perché domenica, quindi in giro vedo solo qualche turista. In tarda serata rientro per coricarmi.

N.B.: la domenica è facile incontrare gruppi di ragazze che si ritrovano senza appuntamento per farsi una corsa assieme.

 

02/6 Sveglia ore 7:30, dopo colazione faccio i bagagli, saluto solo Martin perché Alaia era già uscita, ringraziando la loro meravigliosa ospitalità. Mi dirigo in stazione per prendere il treno per Nykoping.

Treno regionale, è più conveniente dell'autobus nonostante lo stesso tempo di percorrenza, con scompartimenti divisi tra viaggiatori a due e quattro gambe (gli amici animali hanno dei vani a loro destinati), treni tutto sommato puliti.

Dopo un'ora di viaggio arrivo a Nykoping, città nella contea di Sodermanland, un breve giro in centro con

sosta riposante in un parco della zona in prossimità della centrale idroelettrica,

  dove posso notare che nella cittadina è preponderante la tipica ed originale ragazza svedese. A Stoccolma invece la multietnia è di casa,infatti persone di diverse lingua e colore convivono assieme senza difficoltà.

Dopo il riposo riconciliante mi dirigo verso casa di Pernilla, signora svedese, che vive in un alloggio di un complesso condominiale, appartamento pulito e confortevole, lei persona squisita e simpatica. Dopo aver scambiato quattro chiacchiere e ricevuto informazioni esco per cenare presso un pub del centro. Mi incammino quando giunto alla sbarra di ingresso è ferma una splendida Chrysler Neon del '64, mi fermo per farle una foto, alla guida un ragazzo al quale chiedo gentilmente il permesso di fotografarla, seduto di fianco c'è il sosia de "il vecchio" dal programma televisivo "affari di famiglia".  Giro in centro visitando il castello di Nykoping, di periodo medievale, ora in parte in rovina, famoso perché il re ospitò i due fratelli per la festa dell'11 dicembre 1317 facendoli rinchiudere e morire di fame nelle prigioni sotterranee; attraverso i vari percorsi pedonali nel verde cittadino ammirando le tipiche costruzioni locali giungo fino al porticciolo.  Prima di rientrare in appartamento mi fermo in centro per cenare presso un pub.

 

03/6 Siamo già arrivati al penultimo giorno della mia permanenza in Svezia, giornata uggiosa, il meteo prevede pioggia, sveglia presto, attendo che la signora si svegli per fare colazione assieme. Dopo un'abbondante di colazione secondo la tradizione svedese, esco nel tentativo di visitare Oxelosund un paesino di lì poco distante.

Mi dirigo alla stazione dei bus, acquisto il biglietto e salgo sull'autobus della compagnia Lastrafiken. Lì faccio conoscenza con l'autista, una persona fantastica, di origine Libanese trasferitosi 29 anni fa in Svezia che ha un fratello che vive in Italia. Per onor di cronaca, non sono sceso a Oxelosund perché iniziò a piovere a dirotto ed inoltre l'autista mi disse che non c'era un gran che di interessante da vedere. Pomeriggio soft trascorso tra un centro commerciale e l'altro per gli ultimi acquisti. Dopo cena, alle 17:00, rientro a casa per

trascorrere la serata insieme a Pernilla ed al figlio guardando programmi televisivi svedesi. Ore 22:00 saluto e ringrazio la signora per l'ospitalità, in quanto l'indomani mattina mi sarei svegliato presto e non sarei riuscito a salutarla. Nanna.

 

04/6 Sveglia ore 5:00, controllo di aver raccolto tutte le mie cose e mi dirigo verso la stazione dei bus per prendere l'autobus che conduce all'aeroporto, ore 7:00 arrivo in aeroporto, checkin,mi dirigo verso l'area di attesa, dove c'è l'ultimo controllo, nelle vesti di poliziotto William Katt (protagonista di Ralph Supermaxieroe), non ci posso credere!!! Era però solo un sosia.

Imbarco, ultimo saluto alla Svezia ed alle 11:45 eccomi atterrato in Italia........ e già mi manca la terra scandinava!

Ritiro la macchina e rientro a casa, depennando dall'agenda dei sogni la Svezia, visitata con successo.