MISSION POSSIBLE
Il titolo del racconto deriva da alcune difficoltà brillantemente superate che
hanno reso possibile la riuscita
ed il successo di questa missione.
Dopo alcune riunioni domenicali i tre soci (President – Art Director, Tesoriere
e Segretario Generale) hanno
trovato l’accordo superando subito un paio di difficoltà: le giornate di ferie
da richiedere (ed ottenute) ed
un impegno del succitato segretario Oci previsto per il 27, che ha fatto
slittare la partenza di un giorno.
Così il 27, a cavallo tra alcuni impegni professionali, il President – Art
Director ha ritirato l’auto già
prenotata da lungo tempo e la mattina del 28 è avvenuta la partenza.
Alle 08.15 del 28/12/2017 il tesoriere Ernesto e il Segretario Generale Oci, si
presentano a casa del
President – Art Director, bevono un caffè e partono a bordo dell’auto
noleggiata, un catorcio pieno di
problemi che ha messo a serio rischio la riuscita della missione.
Infatti la vettura presentava un paio di guarnizioni cadenti, un paio di spie
accese per problematiche
inesistenti, prestazioni e comfort scarsi con una stabilità degna di un
trabiccolo dondolante.
Tuttavia l’entusiasmo ha superato anche queste problematiche ed il viaggio tra
vento e nevischio è
proseguito tranquillo fino a Tarvisio, per tappa caffè e bollino, in seguito è
stato effettuato un pit-stop
carburante a Villach seguito da un pranzetto in autogrill verso Graz, già
conosciuto dai “Farabulli” (cfr.
IuBISlaeum).
Verso le 14.30 i Nostri sono ripartiti col Presidente che ha guidato fino a
Vienna per poi proseguire con alla
guida Oci che dopo Bratislava ha avuto uno shock per l’accensione di un’altra
spia dell’olio motore.
Così con una chiamata internazionale all’autonoleggio e con l’aggiunta di mezzo
litro di olio motore i nostri
sono ripartiti con la spia ancora accesa per un falso contatto, arrivando alle
18.00 all’Hotel Moretti di Nitra
(Slovacchia) già opportunamente prenotato.
Dopo 10 minuti di attesa i Nostri si sono sistemati nella lussuosa camera
riservata con un prezzo
superscontato dato il lungo rapporto clientelare dei “Farabulli”.
Docce e cambio abiti seguiti da un drink in albergo (nella sala ristorante)
hanno fatto da preludio
all’incontro con Monika, nuova amica del Presidente.
Lei è giunta alle 19.30, dopo un drink è seguita una cena al ristorante
“Boccaccio”.
Dopo gli ordinativi alla cameriera gnocca il Presidente ha consegnato il regalo
di Natale alla dolce autoctona
che, emozionata, ha ringraziato con il primo bacio della serata. Durante la cena
poi è arrivato il titolare del
Boccaccio che ha festeggiato la presenza dei “Farabulli” accolti come eroi.
Alla cena e digestivo è seguito l’accompagnamento di Monika al taxi che la ha
condotta casa con baci
appassionati e appuntamento al giorno dopo.
La serata, povera di locali aperti ha visto i Farabulli spingersi in un paio di
discobar nella via “Mostnà”; qui
sono stati visitati il “Queen’s” e il bar “Hemingway”, con corteggiamento delle
belle cameriere e
coricamento intorno alle 02.30 con difficoltà immani per la presenza di Ernesto
che russava come una
locomotiva in salita.
Infatti, nonostante i tappi per le orecchie i Farabulli hanno faticato a dormire
per il rumore fragoroso del
Tesoriere Ernesto che sovrastava le protezioni appena menzionate.
Risveglio (si fa per dire) alle 09.30, colazione, docce e partenza per
Partizanske, piccola località termale a 40
km da Nitra, pranzo con Monika presso il ristorante delle terme dove i nostri
hanno atteso i 45 minuti
regolamentari per avere da mangiare (in tutto al loro arrivo c’erano 10 clienti
già serviti).
Le pietanze sono arrivate durante i minuti di recupero, eccetto quella di Monika,
dimenticata dai ristoratori.
A parte questo episodio i 4 sono stati bene, soprattutto il Presidente e Monika
che al momento dei saluti si
sono baciati a lungo sotto gli sguardi imbarazzati e compiaciuti degli altri 2.
Dopo altrettanti abbracci i 2 a
fatica si sono salutati in quanto la tipa aveva prenotato da lungo tempo un
viaggio di Capodanno in Italia,
precisamente a Verona.
I Farabulli quindi hanno proseguito per Topolcany, località già nota e
rivisitata dopo tanto tempo; qui dopo
un breve drink i Farabulli sono tornati a Nitra per incontrare l’amico sacilese
Omar, da circa 10 anni
residente in Slovacchia.
Caffè in compagnia, auguri e promessa solenne di rivedersi presto hanno fatto da
preludio alla cena,
sempre al Boccaccio dove i Farabulli hanno conversato per quasi 2 ore col
titolare che li ha ulteriormente
eruditi su storia, usanze e tradizioni della Slovacchia.
La serata di venerdì 29 è stata decisamente meglio di quella precedente, infatti
tutti locali erano aperti e
sono stati visitati dai Farabulli che al “Lenux”ed al “Queen’s” hanno visto una
quantità industriale di
gnocca di altissima qualità continuando il contatto con Karlo (delegato Russia)
e il Magiaro (Consulente
informatico, delegato Ungheria e Malta) , soci Farabulli spa operativi in
Ucraina.
Verso le 03.00 i nostri hanno optato per un sonno rigenerante fino alle 10.00,
seguito da colazione titanica
in Hotel, saluti e ringraziamenti al titolare Ing. Lubos che come sempre si è
dimostrato una persona squisita,
cordiali, professionale e disponibile.
Quindi alle 12.00 di sabato 30 dicembre i Farabulli sono partiti da Nitra con
destinazione Praga.
Verso le 14.00 appena dopo il confine ceco i Farabulli hanno cambiato alcuni
soldi in corone, hanno
acquistato il bollino autostradale con relativo rifornimento di carburante per
poi pranzare in un ristorante –
autogrill poco lontano.
Il gruppo, è ripartito alle 15.00 con alla guida il Presidente che ha condotto
il mezzo fino a Brno, circa, poi gli
altri a turno fino a Praga 8.
Giunti all’Hotel Simsek, prenotato dal Presidente, i tre hanno parcheggiato nel
garage blindato per poi
sistemarsi nella camera lussuosa accompagnati dalla direttrice dell’albergo
Anna, simpatica, professionale
con una padronanza della lingua italiana davvero ammirevole.
Verso le 20.00 i Farabulli sono giunti in centro con la combinazione bus-metro e
qui il Presidente ha
cominciato a fare la guida turistica agli altri 2, neofiti della Repubblica Ceca
e della capitale (fatta salva una
visione sommaria della città di Ostrava nel viaggio “Commercialmente
parlando…blu cobaltico”).
Cena al già conosciuto ristorante “Buschetto” nella piazza centrale di Praga,
dove oltre all’ottimo cibo ed
all’ottimo servizio i Farabulli hanno pagato un prezzo modico.
Visita sommaria del centro città con ricerca spasmodica di un ristorante per la
sera di San Silvestro con
risultati deludenti (quasi tutti i locali erano sold out), seguiti da tentativi
di adescamento da alcuni “PR” di
locali a luci rosse che hanno provato ad invitare e circuire i Farabulli, che –
col loro bagaglio di esperienza –
hanno declinato velocemente l’invito insistente e petulante di questi soggetti.
Le discoteche erano inavvicinabili a causa del sovraffollamento della città,
tuttavia la fauna presente era
abbastanza contenuta, pertanto dopo un caffè al lussuoso locale della piazza
“Como”, i nostri sono rientrati
alle 03.30 con la combinazione Tram-taxi.
Da notare i complimenti ricevuti dal Presidente relativamente alla lingua ceca
dal barista del “Como”
Martin che il Presidente ha ironicamente ribattezzato “Aston Martin”.
Risveglio a mezzogiorno del 31 dicembre, il grande giorno!
I Farabulli con la solita combinazione bus-metro si dirigono in centro città con
raffica di foto in piazza e
passeggiata verso il ponte Carlo.
Poco prima del teatro viene intercettato il ristorante – Caffè “Torino” dove i
tre si godono un’oretta di relax
ed ammirazione della fauna locale decisamente più presente e numerosa del giorno
precedente.
Dopo un pranzo gradevole avviene la spedizione presso il ponte Carlo con
prenotazione presso il ristorante
“White Bridge” l’unico locale che aveva ancora un paio di tavoli liberi.
Usciti soddisfatti con la prenotazione in tasca i tre si dirigono nella vicina
piazza (successiva al ponte Carlo),
sita tra il teatro della filarmonica e la chiesa di San Mikulas.
Qui, a bordo del tram 22 i tre arrivano al castello dove, dopo un controllo di
tipo aeroportuale della polizia,
sono riusciti ad entrare e ad ammirare l’arte e la magnificenza di questo posto.
Di seguito alcune foto esplicative della cattedrale e del castello.
Rientro in hotel intorno alle 19.00, doccia, cambio abiti, e via di nuovo verso
il centro con appresso una
borsa di plastica con spumante e bicchieri di carta, pronti all’uso.
Arrivo al ristorante “White bridge” alle 21.30 puntualmente in ritardo di un’ora
con cenone di San Silvestro
pagato profumatamente (40 euro a testa), incontro con altri amici sacilesi
presenti a Praga per una breve
vacanza e via, per un giro sommario della piazza dell’orologio con successivo
arrivo sul ponte Carlo per i
festeggiamenti.
Qui la “bolgia infernale” di gente con parecchi idioti che spingevano ha visto
una lotta per la sopravvivenza
fino alle 00.20, quando il deflusso della folla ha permesso ai nostri di
festeggiare, di stappare le bottiglie e
brindare ripetutamente.
Dopo aver limonato svariate tipe con la scusa degli auguri, i tre, notevolmente
alticci, sono ritornati nella
piazza centrale “Vaclavske Namesti”, per incontrare la bella Anna, amica del
President – Art Director (cfr.
Risorgimento).
A questo punto con passo veloce ma dondolante i tre sono arrivati davanti alla
Caffetteria “Como” della
sera precedente ; qui , dopo auguri baci ed abbracci con Anna i tre si sono
incontrati nuovamente con gli
amici sacilesi, per poi brindare ancora con un the caldo al Mc Donald’s.
Anche l’occhio vuole la sua parte…via allora al locale a luci rosse “Darling”,
sito in una laterale della piazza.
Locale elegante e di alto livello molto frequentato che offre strip-tease,
spettacoli erotici molto spinti e…
pagando…altro ancora…
Usciti verso le 05.00 i tre si sono diretti alla stazione centrale per
intercettare il bus 901 che effettua il
servizio notturno (Nocni linka) per arrivare in 20.00 minuti in albergo.
Non avendo le chiavi dell’ingresso davanti abbiamo dovuto percorrere 150 scalini
in salita per raggiungere
nella via parallela l’ingresso sul retro.
Così, con decine di parolacce all’attivo i tre hanno compiuto questo ultimo
sforzo per arrivare poi stremati
in camera.
Sonno stile Ulisse fino alle 14.00 di lunedì 1 gennaio 2018, colazione-pranzo in
hotel, e dopo il pagamento
baci abbracci e centinaia di auguri i nostri sono partiti per Brno, città di
500.000 abitanti a 200 km da Praga.
In circa 2 ore i tre raggiungono il centrale Hotel Amphone già conosciuto dal
Presidente (cfr. L’amico del
leone) che lo ha prenotato ad un prezzo super conveniente.
Serata povera di gente e con locali chiusi, eccezion fatta per il ristorante “La
piazza” sito proprio nel centro
commerciale “Omega” della piazza centrale.
Preoccupazione del Presidente che non riceve più notizie di Monika dal
pomeriggio…il giorno seguente
avranno un incontro a Bratislava.
Verso le 01.30, dopo un’ora di colloquio con la simpatica e carina receptionist
“Hana” i Farabulli decidono
di coricarsi per risvegliarsi alle 10.00 del giorno dopo, vale a dire martedì 2
gennaio. Arriva il messaggio di
Monika che stanca e non bene in salute comunica che l’incontro a Bratislava non
potrà avere luogo.
Alcune parolacce e bestemmie del President – Art Director rendono la giornata
uggiosa un po’ più colorita;i
tre poi si avventurano in centro pranzando al ristorante “Pellegrini” situato
nella bella piazza centrale di
Brno.
Al pasto seguono passeggiate digestive con visite accurate della bella città,
culminate con la visione del
mitico castello “Spielberg”. Di seguito alcune immagini.
Rientro in albergo alle 18.00, docce, cambio abiti, cena alle 21.30 presso il
ristorante “La Piazza” del giorno
precedente.
Cibi prelibati a costo contenuto con personale cordiale e simpatico, 2 cameriere
gnocche hanno dato il
giusto input per terminare la serata povera di locali in un paio di night clubs
di lusso.
Il primo locale semivuoto è stato subito disertato a favore del “Piranha”,
locale poco frequentato ma ricco
di belle ragazze.
Qui Ernesto da il meglio di sé tra brindisi festosi, battimani e urla di gioia
tra carezze e palponi alle belle
intrattenitrici del locale…
Così, con gli occhi gonfi per l’avvenenza e allegri per lo show di Ernesto, i
tre sono usciti dal locale
rincasando intorno alle 02.30.
Risveglio durissimo alle 10.00 della mattina del 3 gennaio con Oci in difficoltà
per il sopraggiungere
dell’influenza.
Pagamento dell’Hotel, bagagli e via verso Bratislava sotto una pioggia lieve ma
incessante.
Arrivo in loco alle 13.00 e passeggiata in centro con ombrelli forniti dal
Presidente, pranzo al lussuoso e
centralissimo ristorante “Lido” (ex “Senator”) con prezzo comunque contenuto e
ripartenza alle 15.00 dalla
capitale slovacca.
La guida ha visto l’alternanza del Presidente e del tesoriere Ernesto in quanto
il segretario Oci stava sempre
peggio e dipendeva dai farmaci antinfluenzali che ingurgitava avidamente.
Arrivo a San Daniele alle 21.30 con cena a base di prosciutto e cibi tipici in
un locale (La Bussola) del centro,
con rientro a casa intorno alle 23.00.
Eccetto l’influenza finale di Oci il viaggio si è rivelato un successo e la
compagnia giusta ha permesso anche
di sopperire ai problemi dell’auto rendendo questa spedizione una
Mission…possible!
FARABULLI SPA : LA FORZA DELL’AMICIZIA COL POTERE DELLE IDEE